Saprofiti e micorrizici: il cuore del regno fungino

Saprofiti e micorrizici: il cuore del regno fungino

Il regno dei funghi è un mondo affascinante e ancora poco conosciuto, sospeso tra piante e animali, ma con caratteristiche e funzioni uniche. A differenza delle piante, i funghi non effettuano la fotosintesi: per ottenere energia devono quindi assorbire nutrienti dall’ambiente circostante. Questo comportamento li rende fondamentali per gli ecosistemi, poiché sono in grado di riciclare la materia organica attraverso un sistema di “digestione esterna”: producono enzimi specializzati in grado di scomporre sostanze complesse come cellulosa e lignina presenti in legno, foglie e altri residui vegetali. Le parti scomposte diventano così nutrienti più semplici, che i funghi assorbono per crescere. Nel frattempo, ciò che non viene utilizzato torna al suolo, arricchendolo e rendendo i suoi elementi nutritivi più accessibili ad altre forme di vita. Questo processo di decomposizione e riciclo è fondamentale per mantenere la fertilità del terreno e sostenere la vita di numerose specie vegetali e animali.


Saprofiti e micorrizici: funghi con strategie diverse

Nel vasto panorama del regno dei funghi, esistono due principali categorie che si distinguono per il modo in cui ottengono i nutrienti: i funghi saprofiti e quelli micorrizici. I primi si sviluppano su materiale organico in decomposizione, come legno, foglie o paglia, traendone le sostanze di cui hanno bisogno per crescere. Questa caratteristica li rende facili da coltivare, sia in ambito domestico che professionale.
I funghi micorrizici, invece, instaurano un rapporto di stretta collaborazione con le radici delle piante, scambiando nutrienti in modo reciproco. Questo legame, chiamato “micorriza”, è fondamentale per la vita del fungo, il quale senza la pianta non riesce a sopravvivere. 

Cosa rende unici i funghi micorrizici?

Tra i funghi micorrizici più noti e apprezzati spiccano i porcini e i finferli, veri protagonisti di numerose ricette grazie al loro sapore intenso e alla consistenza inconfondibile. Questi funghi crescono spontaneamente nei boschi, in perfetta simbiosi con le radici di alberi come querce, faggi o abeti.
Replicare la coltivazione dei funghi micorrizici in ambienti controllati è estremamente difficile, perché richiederebbe di ricreare l’intero ecosistema naturale in cui convivono il fungo e gli alberi adatti. Occorre infatti riprodurre con precisione il tipo di suolo, il clima e le stagioni, condizioni tutte difficili da ottenere artificialmente. Di conseguenza, i funghi micorrizici vengono raccolti esclusivamente in natura e la loro disponibilità dipende fortemente dalle stagioni e dalle condizioni ambientali, rendendo il loro arrivo sul mercato un evento prezioso e legato alle tradizioni locali.

 

Perché i funghi saprofiti sono ideali da coltivare?

Dopo aver chiarito la differenza tra funghi saprofiti e micorrizici, vale la pena conoscere alcune specie di saprofiti che si prestano in modo eccellente alla coltivazione. Uno dei più diffusi è il pleurotus ostreatus, spesso chiamato fungo ostrica o orecchione, apprezzato per il sapore delicato e la facilità di crescita. Oggi è persino possibile coltivare varietà particolari di pleurotus come l’ostrica rosa o l’ostrica oro, amate non solo per la semplicità di coltivazione ma anche per i colori vivaci e decorativi. Un altro classico intramontabile è lo Shiitake (Lentinula edodes), originario dell’Asia, che può svilupparsi su tronchetti di legno o su substrati a base di segatura, offrendo funghi dal profumo caratteristico e ricchi di interessanti proprietà nutrizionali. Queste varietà rappresentano solo alcune delle numerose possibilità offerte dal mondo dei funghi saprofiti, ideale per chi desidera sperimentare la coltivazione in casa o su piccola scala professionale. La loro crescita può avvenire in ambienti chiusi o aperti.

Osservare la crescita dei funghi offre un’occasione unica di entrare in sintonia con i cicli della natura. Durante la coltivazione, si segue l’intero percorso del micelio: dal suo sviluppo iniziale nel substrato, fino alla comparsa dei primordi e alla formazione dei corpi fruttiferi (i “funghi” che conosciamo). La raccolta finale è sempre un momento di gioia, perché si percepisce tangibilmente il risultato delle proprie cure. Oltre a regalare un prodotto gustoso e ricco di proprietà nutritive, la coltivazione dei funghi permette di riciclare scarti agricoli e alimentari, trasformandoli in nuove risorse. In un’ottica di economia circolare, questo processo diventa ancora più prezioso e contribuisce a ridurre gli sprechi e a valorizzare materiali altrimenti destinati al macero.

 

Un invito a sperimentare!

Il mondo dei funghi è estremamente diversificato e ricco di sorprese. Mentre i funghi micorrizici – come l’apprezzatissimo porcino – rimangono legati al proprio ambiente naturale e difficili da coltivare, i funghi saprofiti rappresentano un’opportunità accessibile per chiunque desideri sperimentare la coltivazione casalinga o avviare una piccola produzione. Immergersi in questa avventura significa aprirsi a un universo affascinante, ricco di soddisfazioni, sapori unici e un legame più profondo con la natura.

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